Più grande, migliore, più veloce: in preparazione per la sorella maggiore di LHC

Più grande, migliore, più veloce: in preparazione per la sorella maggiore di LHC
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Più grande, migliore, più veloce: in preparazione per la sorella maggiore di LHC

    • Nome dell'autore
      Timothy Alberdingk Thijm
    • Autore Twitter Handle
      @Quantumrun

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    Il Large Hadron Collider, il più potente acceleratore di particelle al mondo, è in funzione da tre anni sin dal suo concepimento nel 1983. Già, i fisici internazionali stanno pianificando di introdurre un componente importante nella famiglia di LHC nei prossimi anni: la sorella maggiore di LHC.

    Il nuovo collisore proposto – si discute se farà collidere elettroni o protoni – è stato soprannominato Very Large Hadron Collider, secondo ExtremeTech. Consentirà agli scienziati di esaminare livelli di energia molto più elevati, fino a otto volte più alti, grazie a magneti più forti e accelerazioni più elevate.

    L'LHC è un importante passo avanti nella fisica delle particelle con la scoperta del bosone di Higgs, a volte soprannominato la "particella di Dio" per la sua conferma del Modello Standard. Tuttavia, un collisore più grande consentirebbe ai ricercatori di "vedere l'intero animale", invece che solo "la coda del dinosauro" secondo Guido Tonelli, portavoce del rilevatore CMS. In effetti, il collisore previsto consentirebbe ai ricercatori di vedere particelle più piccole con maggiore precisione: anche se l'LHC ha ancora vent'anni buoni, esso - e il suo predecessore, il LEP - mancano dei livelli di energia necessari per produrre risultati sufficientemente precisi.

     

    L'immagine è stata rimossa. Il cerchio tratteggiato mostra l'area proposta sotto il nuovo piano.
    Immagine per gentile concessione del CERN.

     

    Attualmente, l'LHC è in arresto per aggiornamenti. L'energia del raggio è aumentata fino a 6.5 ​​teraelettronvolt (che è 6.5 trilioni di volte l'energia guadagnata o persa quando un singolo elettrone si muove "attraverso una differenza di potenziale di un elettrone di un volt" - non abbastanza energia per produrre un watt di potenza per un secondo). Questo potrebbe darci "il primo assaggio di cosa sia la materia oscura", afferma il dottor Rolf Heuer, direttore generale del Cern. Materia oscura.

    La materia oscura costituisce circa il 25 per cento dell'universo conosciuto ed è un argomento che ha sconcertato i fisici per anni. Sono stati fatti collegamenti tra la materia oscura e alcune minuscole particelle che si comportano in modo simile, studiate dai fisici delle particelle. Tuttavia, la scienza va avanti.

    Un nuovo collisore richiederebbe la rimozione e lo smaltimento accurato di fino a dieci milioni di metri cubi di roccia, e ci si può aspettare che i costi siano astronomici. Il dottor Rolf Heuer spera che una partnership tra diversi paesi ridurrà i costi. La Cina e il Giappone hanno espresso interesse a ospitare il collisore, ma "i sostenitori europei sostengono che l'infrastruttura consolidata del Cern consentirebbe risparmi sostanziali".

    CRONOLOGIA FUTURA