Due studenti sviluppano batteri mangiatori di plastica che potrebbero salvare le nostre acque
Due studenti sviluppano batteri mangiatori di plastica che potrebbero salvare le nostre acque
I cervelli dietro la scoperta
Gli studenti di Vancouver, British Columbia, hanno fatto una scoperta rivoluzionaria, un batterio che mangia plastica potrebbe cambiare lo stato di inquinamento da plastica nei nostri oceani, responsabile della morte di innumerevoli animali marini. Chi ha scoperto questo batterio mangiatore di plastica? Miranda Wang di XNUMX e XNUMX anni e Jeanny Yao. Durante il loro ultimo anno di liceo, i due ebbero un'idea, che avrebbe risolto il problema dell'inquinamento nei loro fiumi locali a Vancouver.
Gli studenti sono stati invitati a discutere della loro scoperta "accidentale" e rivendicare la fama durante un discorso TED nel 2013. Esaminando i comuni inquinanti della plastica, hanno scoperto che la principale sostanza chimica presente nella plastica, chiamata ftalato, viene aggiunta per "aumentare la flessibilità, la durata e trasparenza” delle materie plastiche. Secondo i giovani scienziati, attualmente "470 milioni di libbre di ftalati contaminano la nostra aria, acqua e suolo".
La svolta
Poiché c'erano livelli così alti di ftalati nelle loro acque di Vancouver, hanno teorizzato che dovevano esserci anche batteri mutati per utilizzare la sostanza chimica. Usando queste premesse hanno trovato batteri che facevano proprio questo. I loro batteri prendono di mira e scompongono specificamente gli ftalati. Insieme ai batteri, hanno aggiunto enzimi alla soluzione che scompone ulteriormente lo ftalato. I prodotti finali sono anidride carbonica, acqua e alcool.
Il futuro
Anche se attualmente stanno terminando i loro studi universitari presso le università negli Stati Uniti, i due sono già co-fondatori della loro azienda, Bio Collection. Il loro sito Web, Biocollection.com, afferma che presto condurranno test sul campo, che molto probabilmente saranno effettuati in Cina nell'estate del 2016. In due anni il team prevede di avere un processo commerciale funzionale.